Lesione alla cuffia dei rotatori: la principale causa di dolore alla spalla
La cuffia dei rotatori è l’insieme di 4 muscoli e loro relativi tendini (sovraspinoso, sottospinoso, piccolo rotondo e sottoscapolare) che interessano l'articolazione della spalla.
Queste componenti muscolari permettono di mantenere la testa dell’omero centrata nel suo alloggiamento scapolare detto “cavità glenoidea” e consentire di conseguenza determinati movimenti di rotazione interna, rotazione esterna, abduzione ed elevazione dell’arto superiore.
Inizialmente una lesione di uno o più tendini della cuffia dei rotatori può manifestarsi con un dolore anche lieve, che spesso peggiora durante il riposo notturno o quando si tenta di dormire sul lato interessato.
Può essere descritto come un dolore sordo e profondo, ma anche contrariamente come un dolore acuto e puntorio che si accentua eseguendo determinati movimenti.
Questo dolore si può associare ad una sensazione di perdita progressiva della forza in determinate posizioni con difficoltà ad eseguire consuete banali attività, come pettinarsi i capelli o allungare il braccio dietro la schiena.
Tali lesioni si verificano frequentemente nelle persone che, durante il lavoro o l’attività sportiva, eseguono movimenti ripetitivi delle braccia in particolare oltre il livello delle spalle e per questo definite “attività over-head” (ad esempio pittori, falegnami o giocatori di baseball e tennis).
In relazione al deterioramento progressivo della qualità del tendine durante l’invecchiamento, è statisticamente provato che l’incidenza delle lesioni alla cuffia dei rotatori aumenta con l’aumentare dell'età.
Oltre a queste cause accade però che lesioni della cuffia dei rotatori si manifestino anche a seguito di eventi traumatici acuti nei quali si possono verificare lacerazioni di uno o più tendini della cuffia dei rotatori. In tali circostanze una valutazione medica specialistica dovrebbe essere effettuata il prima possibile al fine di permetterne la riparazione in tempi brevi evitando il peggioramento dovuto alla cronicizzazione della lesione.
In un’ampia percentuale di casi ci si trova dinnanzi a “lesioni parziali” e nella maggior parte di questi casi la guarigione clinica (scomparsa del dolore e recupero della funzionalità) avviene in maniera incruenta (non chirurgica) con specifici esercizi di fisioterapia che migliorano la flessibilità e la forza dei muscoli che agiscono sull'articolazione della spalla, spesso coadiuvata da particolari iniezioni intra-articolari (definite comunemente “infiltrazioni”) di cortisonici, acidi ialuronici o estratti cellulari prelevati direttamente dal paziente contenenti cellule mesenchimali o simili (erroneamente chiamate “staminali”).
Alcuni casi di “lesioni complete” di uno o più tendini della cuffia dei rotatori o in “lesioni parziali” non responsive a trattamenti conservativi, il trattamento richiede un intervento chirurgico da eseguire, salvo eccezioni, per via artroscopia (tecnica mininvasiva che permette di trattare in maniera efficace tali lesioni eseguendo dei micro accessi cutanei).
In base alla gravità alcune lesioni della cuffia dei rotatori definite “massive” possono richiedere interventi di maggior complessità quali il trasferimento di tendini alternativi o la sostituzione protesica dell'articolazione.
In seguito all’insorgere di un dolore ingravescente o ad un trauma se si manifesta uno dei sintomi precedentemente descritti va consultato il proprio medico di famiglia, il quale, dopo una valutazione clinica preliminare, può scegliere di far eseguire due esami fondamentali per una corretta diagnosi: una ecografia ed una radiografia della spalla.
Alla luce della valutazione clinica e degli accertamenti strumentali eseguiti, si rende dunque necessaria la visita specialistica ortopedica per definire il tipo di lesione tendinea ed il corretto approccio da seguire nell’iter di cura (fisioterapia, infiltrazioni, esecuzione di risonanza magnetica per miglior definizione della lesione, intervento chirurgico).
In merito a quanto detto la valutazione specialistica ortopedica risulta fondamentale in caso di riscontro di lesione parziale o completa della cuffia dei rotatori in quanto, in assenza di un corretto e tempestivo trattamento, i problemi della cuffia dei rotatori possono portare ad una perdita permanente di articolarità e forza che diventano progressivamente impossibili da trattare sfociando in una degenerazione progressiva dell'articolazione della spalla, arrivando addirittura a casi di quasi completa impossibilità di recuperare il movimento dell’arto (“spalla congelata”).
Se si è a rischio di lesioni alla cuffia dei rotatori o se in passato si è verificata una lesione alla cuffia dei rotatori, gli allungamenti quotidiani delle spalle e gli esercizi di rinforzo della muscolatura in particolare in acqua possono aiutare a prevenire questi tipi di lesioni apparentemente banali ma che in realtà possono avere un’evoluzione talvolta invalidante se trascurate.
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