La Dott.ssa Lucia Albrigi, cardiologa che effettua visite presso il nostro Poliambulatorio MD Clinic di San Martino Buon Albergo, approfondisce un tema che interessa molti bambini e i loro genitori a livello cardiologico: il soffio al cuore.

Si tratta di un rumore che viene facilmente percepito anche dal pediatra mentre effettua una normale visita e utilizza il fonendoscopio per auscultare il cuore del bambino. Questo non è affatto sintomo di un qualcosa di grave, anzi, viene riscontrato abbastanza frequentemente nei bambini, soprattutto molto piccoli.

Il soffio, come dice la parola stessa, è un rumore dovuto al passaggio del flusso di sangue attraverso il cuore (valvole cardiache e vasi come vene e arterie). Questo flusso di norma è silenzioso (in specifico si dice laminare), ma capita di avvertirlo particolarmente rumoroso, come un fruscio, quando diventa più veloce e turbolento (e in questo caso si parla di soffio).

Un soffio al cuore si può riscontrare a qualsiasi età: neonatale, pediatrica, nell'adolescenza, ma anche in età adulta. Esistono caratteristiche precise che distinguono soffi di diversa natura, come per esempio la tonalità, l'intensità o la sua irradiazione, la durata o i tempi di comparsa durante il ciclo cardiaco (soffio sistolico o diastolico).
Tutte queste caratteristiche indirizzano il cardiologo sulle possibili origini del soffio e sulle eventuali gravità e patologicità.

E' utile precisare che i soffi cardiaci non sono tutti uguali, esistono soffi funzionali, cioè "innocenti" e soffi patologici, detti anche "organici".

Il soffio innocente è riscontrato principalmente dal pediatra visitando un bambino in età neonatale, spesso quando il piccolo paziente piange o è agitato. All'auscultazione questo tipo di soffio presenta le seguenti caratteristiche: debole intensità e variazione nelle fasi respiratorie che fanno percepire il tipico rumore dovuto alla contrattilità vivace del cuore. Essendo il torace dei bambini più sottile, meno muscoloso e con una percentuale inferiore di grasso rispetto agli adulti, è possibile riscontrare delle piccole turbolenze dovute ad un’accelerazione del flusso del sangue nella fase di espulsione (sistole).

Il soffio innocente in un bambino si riscontra frequentemente durante una visita pediatrica se la temperatura corporea è più alta del normale o dopo una corsa in quanto il circolo sanguigno del bambino in queste condizioni è accelerato.

Il soffio, sia negli adulti che nei bambini, può essere generato da condizioni organiche per nulla legate a patologie. Ci sono delle strutture anatomiche come delle piccole trabecole, localizzate in una parte del ventricolo sinistro, dove il sangue passando verso l’aorta, può “sbattere", creando quindi un flusso turbolento (il soffio). In questo caso si può definire il soffio “innocente” appunto perché non è legato ad una patologia.

Nelle persone adulte, il soffio è “innocente” anche in altri casi particolari legati a condizioni cliniche che accelerano il percorso del sangue, come ad esempio l’ipertiroidismo (quando la ghiandola tiroide funziona “troppo”), l’anemia e l’iperpiressia. In tali situazioni, quindi, viene riscontrato un aumento del flusso del sangue, pur non essendoci alterazioni anatomiche cardiache.

Il soffio si dice invece “organico” quando è generato da un’anomalia cardiaca vera e propria. I motivi possono essere: una valvola ristretta che quindi non si apre a sufficienza per far fluire il sangue, un foro anomalo tra i ventricoli o gli atri (strutture anatomiche che compongono il cuore) oppure una valvola che non chiude nella maniera corretta.

In questi casi, per quanto riguarda i bambini, si parla di “cardiopatie congenite”, ossia difetti cardiaci dovuti ad un’alterazione nello sviluppo del cuore durante la gestazione e quindi presenti fin dalla nascita. L’intensità, la posizione del paziente e la non modificabilità del soffio con gli atti respiratori, sono caratteristiche che possono orientare il medico verso un’origine “patologica”.

Nel caso in cui il pediatra riscontrasse per primo un soffio in un bambino è necessario mandare il paziente da un cardiologo specializzato nelle cardiologie congenite (cardiologico pediatrico) che oltre alla visita cardiologica eseguirà contestualmente un elettrocardiogramma e un ecocardiogramma colordoppler. Quest’ultimo esame è fondamentale, perché consente una diagnosi pressoché certa sul motivo-causa del soffio (se effettuato da mani esperte).

Nel caso in cui il medico riscontrasse un soffio nell'adulto, si dovrà eseguire un elettrocardiogramma ed un ecocardiogramma e successivamente una visita presso un cardiologo dell’adulto. Se lo specialista riterrà necessario completare l’iter diagnostico, il paziente potrà ricevere indicazione di sottoporsi a risonanza magnetica cardiaca o Hoter cardiaco (registrazione del tracciato elettrocardiografico nell’arco delle 24 ore per i disturbi del ritmo) oppure il cicloergometro (test da sforzo).

La Dott.ssa Lucia Albrigi, Medico Specialista in Cardiologia sia pediatrica, sia dell'adulto, effettua visite presso MD Clinic.

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